Di Daniela Giuffrida
“Meglio un giorno da pompiere che cento da leone” amava ripetere Dario Ambiamonte il vigile del fuoco che insieme con il collega Giorgio Grammatico ha perso la vita nel tentativo di salvare quella di un pensionato, lo scorso 20 marzo a Catania. Con un ricordo dei due VVF il presidente della Regione Musumeci ha aperto e chiuso la visita istituzionale al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania.
Musumeci, insieme all’Assessore alla Sanità, Ruggero Razza e all’avv. Ettore Foti, giunto in rappresentanza dell’ Assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone e accompagnato dal Direttore generale della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti, ha fatto visita alla sede centrale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania.
Accolto dal Comandante provinciale Giuseppe Verme e dal Prefetto di Catania Silvana Riccio, il presidente Musumeci
dopo un primo confronto con i giornalisti, presenti nel piazzale di via Cesare Beccaria, ha incontrato alcuni rappresentanti dei reparti operativi e del personale amministrativo in una saletta privata dove, nel corso di una riunione, sono state evidenziate alcune criticità insistenti nella provincia catanese e in tutta la regione: criticità che limitano il servizio di prevenzione, sicurezza e soccorso e non permettono di assicurare sul territorio uno standard di sicurezza adeguato.
I VVF catanesi hanno chiesto al Presidente un sostegno, anche economico, per migliorare lo standard di sicurezza nella parte a sud della provincia di Catania che, al momento, non ha alcun presidio antincendio: questo al fine di realizzare tutto quanto possibile per superare e garantire alla popolazione una “macchina operativa” il più efficiente possibile. Un sito adatto a tale scopo è stato messo a disposizione dal sindaco Burtone, a Militello Val di Catania: in questo Comune fu firmato, nel lontano 2002, un decreto per l’apertura di un distaccamento VVF volontari e con esso fu deciso un finanziamento per la costruzione dell’ immobile.
Intanto il Dipartimento dei Vigili del fuoco, in funzione di una legge che sta consentendo un potenziamento degli organici, ha decretato la costituzione di un distaccamento VVF permanente a Palagonia, che sarà possibile appena si riuscirà a reperire la una copertura organica.
Il sostegno economico richiesto servirebbe alla conclusione dei lavori di ristrutturazione dell’ immobile a Palagonia (previsto per la fine del mese di settembre) e, nell’ attesa dell’ assegnazione degli uomini per renderlo operativo, a consentire la dislocazione di una delle 15 partenze aggiuntive a Militello Val di Catania, per il periodo della Campagna Antincendio Boschiva (AIB 2018). Pertanto, presto si verrebbero a costituire e potrebbero iniziare a operare, due nuovi distaccamenti: uno con personale permanente a Palagonia ed uno con personale VV.F volontario a Militello val di Catania.
All’incontro fra Musumeci e le forze “attive” dei VVF era presente anche l’ex Direttore regionale VV.F Sicilia, l’ing.
Calogero Murgia, questi ha rappresentato al Presidente la necessità di modificare i parametri con i quali il Dipartimento dei VV.F opera la ripartizione degli organici e l’ apertura delle nuove sedi di servizio.
Secondo quello che Musumeci ha definito il “teorema Murgia”, essendo la Sicilia un’isola, laddove si configurassero delle situazioni di emergenza, non esisterebbe la possibilità di ricevere, in termini accettabili, aiuti dagli altri comandi provenienti dalla penisola: questo, ovviamente, non accadrebbe nel caso di una emergenza sul territorio peninsulare. infatti, se si verificasse una situazione di emergenza in una qualunque zona della penisola, questa sarebbe facilmente raggiungibile in brevissimo tempo dai Comandi VVF più vicini. Come dice l’ing. Murgia: “Da troppi anni si chiede di ripartire gli uomini in maniera più funzionale e organica”, ma l’attenzione politica sembra non essere mai stata incisiva.
Altro sostegno chiesto a Musumeci è stato quello di poter costituire una sorta di “cabina di regia” presieduta dallo stesso Presidente della Regione e formata dai dirigenti regionali della Protezione civile e Vigili del fuoco, dai Comandanti delle 9 province siciliane, dal responsabile dell’ assessorato all’ agricoltura e dalle OO.SS. regionali rappresentative dei vigili del fuoco.
Attraverso tale cabina di regia e attingendo a importanti finanziamenti messi a diposizione dall’Europa, si potrebbe realizzare un programma di potenziamento dei mezzi e l’apertura di nuove sedi di servizio per consentire una maggiore e più efficace presenza del CNVVF nella regione.
E’ stato richiesto ancora, dai VVF, un sostegno per l’apertura di un secondo Reparto Volo a Palermo/Boccadifalco per consentire una maggiore efficienza nella parte occidentale dell’ isola.
Infine è stato chiesto un ulteriore sostegno per alleviare il disagio psicologico ed economico del personale appartenente alle forze di Polizia e Vigili del fuoco, costretto per servizio a raggiungere giornalmente le diverse sedi di lavoro in regione, a volte distanti centinaia di chilometri dalla propria sede di residenza. Nel lontano 2005, una legge regionale creata ad hoc per questo tipo di criticità fu sospesa per mancanza fondi e il personale costretto a mettere le mani in tasca sottraendo dal già magro stipendio centinaia di euro al mese per pagare gli abbonamenti: ma di questo abbiamo già parlato QUI.
Il Presidente ha garantito per tutte le richieste di sostegno la sua massima collaborazione ed anche per questo ha delegato i suoi più stretti collaboratori per passare dalla teoria alla pratica.
Conclusa la riunione con i “vertici” regionali e catanesi, Musumeci ha raggiunto la palestra della “caserma” allestita per l’occasione e dopo aver ricordato i due vigili Ambiamonte e Grammatico, periti nel tentativo di salvare una vita umana, ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio per ricordare il loro sacrificio: grande commozione fra il pubblico e, insieme ai familiari delle due vittime dell’esplosione del 20 marzo scorso, Daniele Ambiamonte, fratello di Dario, in divisa rossa da elicotterista.
Musumeci ha quindi lasciato il Comando Prov.le non senza aver ricordato il “motto” del giovane Ambiamonte: “meglio un giorno da pompiere che cento da leone”.
*foto di Antonio Retto – Daniela Giuffrida