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Immagine del redattoreDaniela Giuffrida

CATANIA – FURTO AL CPO COLAPESCE


Di Daniela Giuffrida

Un furto nella notte nei locali dell’ex Hard Rock, da due mesi CPO “Colapesce”, riporta alla mente la triste realtà che vive Catania.

Come accade ormai in troppe altre città del meridione, anche nel capoluogo etneo i poveri sono sempre più poveri e dimenticati dalle istituzioni locali e nazionali, mentre chi cerca di aiutarli – ribellandosi ad uno “statu quo” ormai consolidato da decenni di malaffare e di inefficienza di classi dirigenti troppo occupate a fare altro – lo fa tentando di creare dal nulla qualcosa di importante e si ritrova, invece, a dover fare i conti con la realtà che lo circonda.

L’amarezza che si coglie nel comunicato della Comunità Resistente Piazzetta, è pari solo all’energia che la stessa sta già investendo nel ripristinare quanto è stato maltolto, non solo al Centro ma all’ intera città.

Per questo chiediamo anche noi, a chi ci legge, di partecipare alla cena di autofinanziamento che si terrà alle ore 20,30 di DOMENICA 25 MARZO, presso i locali dello stesso centro.

“Come risveglio c’è di meglio – scrive la Comunità Resistente Piazzetta CPO ” Colapesce” – Quest’oggi, appena abbiamo aperto il CPO per la ciclofficina e il doposcuola popolare, ci siamo resi conto che qualcosa non quadrava. Mancava qualcosina. Forse troppo, a tal punto da rendercene conto subito. Ed infatti così è stato: bici, parte della strumentazione, quello che rimaneva del fondocassa, birre e quant’altro, sono stati prelevati e portati via dallo spazio. Ma da dove sono entrati? Ci siamo chiesti. E così, facendoci un giro di perlustrazione, ci siamo resi conto che sono entrati

da una delle porte secondarie, forzandola, spaccando il cartongesso che impediva l’accesso diretto al centro, e portandosi via quanto detto prima. Delusione, rabbia sconforto, tristezza. Non possiamo che avere emozioni simili per i tantissimi sforzi che da due mesi facciamo per costruire la ciclofficina, riparare bici, avere un po’ di fondocassa, e ciò che invece abbiamo trovato quest’oggi. Questo centro è diventato troppo importante per il quartiere, perché rappresenta un luogo di educazione, aggregazione e socialità, di speranza e di possibilità. Non vogliamo entrare nel merito del furto, chi è stato, perché, quando, etc. Vogliamo porre sin da subito un fatto: è successo che uno spazio che pratica il mutualismo e la solidarietà, che crea alternative sociali e politiche, che lotta, che pian piano si radica nel territorio perché vuole ricostruire il potere popolare, che resiste e prepara offensive, che crea legami e relazioni sociali, ha subito un furto e adesso ha bisogno di essere tutelato, sostenuto, portato avanti. In tal senso lanciamo con forza una cena di autofinanziamento per domenica 25 marzo. Avevamo tanti progetti per il CPO; tante difficoltà per realizzarli. Adesso tutto ci sfuma davanti agli occhi. Non vogliamo e non possiamo permettere che questo accada. Il Colapesce giova alla città, ai giovani, ai bambini, alle famiglie, e a tutti coloro sognano un mondo diverso.

APPUNTAMENTO ORE 20,30 DOMENICA 25 MARZO. SOSTIENi!!!

*foto di Orazio Vasta

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