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COMISO – 1° SCALO MERCI DEL MEDITERRANEO?

Immagine del redattore: Daniela GiuffridaDaniela Giuffrida


Di Daniela Giuffrida

lo scorso 7 novembre una delegazione del M5S siciliano si è recata a Roma per incontrare il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. La delegazione oltre che dal deputato ARS Giampiero Trizzino e dal presidente della Commissione Difesa, Gianluca Rizzo, era composta anche dalla deputata ARS Stefania Campo.

A margine della riunione in cui si è discusso di Muos e delle problematiche inerenti alla stazione satellitare installata dagli americani nel cuore della sughereta di Niscemi, la Campo ha proposto al Ministro di cedere ad uso civile, la seconda parte dell’ex base militare americana di Comiso, che oggi è in capo al Ministero della Difesa.

“Come sapete – afferma la Campo in un video registrato il giorno dopo l’incontro romano – la prima parte era già stata ceduta e ha permesso l’avvio dell’aeroporto di Comiso. Il Ministro ha accolto di buon grado la mia proposta e si è dimostrata disponibile alla riapertura del tavolo tecnico con gli enti locali per arrivare al più presto ad una conclusione.”

Ma perchè è tanto importante questa operazione?

“Innanzitutto – sostiene la Campo – perché da Napoli in giù non c’è alcun aeroporto cargo, quindi avremmo finalmente il primo scalo merci del Mediterraneo. Questo avrà un raggio di azione di 800 km. Quindi non sarà soltanto un aeroporto cargo degli Iblei ma un aeroporto cargo di tutto il Mediterraneo. È importante perché rilancerà l’economia del nostro aeroporto che, insieme alla funzione civile di trasporto passeggeri, potrà trasportare merci e quindi rilanciare la nostra agricoltura e la nostra industria.”.

Senza alcun aggravio di spesa per le casse pubbliche e grazie all’intervento di nuovi investitori, potrà essere utilizzata per la realizzazione del più importante scalo cargo del mezzogiorno d’Italia.

Come sapete – aggiunge la pentastellata – qualche giorno fa si è concluso anche un accordo per il trasporto aereo delle nostre arance in Cina. Ecco: questo è un primo passo, potremmo commercializzare e avviare appunto dei contratti di scambio con tutte le regioni d’Europa ed anche oltre.  Quindi è una grandissima opportunità di lavoro per il nostro territorio; ma non solo per chi commercializza i prodotti agricoli e industriali ma anche per tutto l’indotto che vi orbita attorno, perché avremmo lì magazzini, depositi e anche luoghi per la trasformazione e l’imballaggio dei prodotti e tutta la logistica con cui poi gestire questo scalo merci.

Un’altra cosa importante è che quest’area è stata segnata da una travagliata storia militare. Una storia che potrebbe concludersi con una definitiva riconversione ad uso sociale, civile e commerciale.”.

Nei prossimi giorni la Ministra si recherà presso l’aeroporto di Comiso per verificare le condizioni attuali dell’area non ancora utilizzata e che versa in tristissime condizioni strutturali.

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