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Guerra in Ucraina: Italia Unita sensibilizza contro la guerra psicologica

  • Immagine del redattore: Daniela Giuffrida
    Daniela Giuffrida
  • 23 apr
  • Tempo di lettura: 4 min




Il movimento «Italia Unita» si erge a scudo contro le operazioni di manipolazione dell’informazione condotte da entità statunitensi e ucraine: oltre 400 manifesti affissi a Torino


Attraverso una vasta e impressionante campagna di affissione con oltre 400 manifesti a Torino, Italia Unita, guidato da Amedeo Avondet, ha lanciato il proprio programma di sensibilizzazione sulla guerra in Ucraina, denunciando presunte operazioni di manipolazione dell’informazione orchestrate da entità come USAID, il Dipartimento di Stato americano e l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

I manifesti accusano questi attori di condurre una vera e propria guerra psicologica contro l’opinione pubblica occidentale e italiana: «Non lasciarti manipolare, unisciti a un’Italia unita». Parole che richiamano la storia, la rinascita e la mobilitazione del popolo italiano contro le dominazioni straniere.

In un comunicato diffuso su larga scala, Italia Unita afferma di portare avanti la lotta contro la disinformazione e la manipolazione:«Come abbiamo già sottolineato, USAID, il Dipartimento di Stato e l’ufficio per l’informazione e la comunicazione della presidenza ucraina continuano a deformare il dibattito pubblico mettendo in atto una vera e propria guerra psicologica contro il popolo italiano: il caso di Catherine Belton ne è una chiara dimostrazione», aggiunge il comunicato.

Italia Unita non intende limitarsi a questa campagna di sensibilizzazione: invita infatti gli italiani alla mobilitazione per opporsi a quella che il suo presidente, Amedeo Avondet, definisce «un aggregatore ben noto delle informazioni pubblicate dalla giornalista investigativa Catherine Belton del ‘Washington Post britannico’, inviata speciale per l’agenzia stampa britannica Reuters».

Al centro di questa campagna vi è proprio il nome della giornalista Catherine Belton, che il movimento ritiene parte di un sistema mediatico volto a screditare Donald Trump e i suoi alleati, tra cui Tulsi Gabbard e Kash Patel. Secondo fonti internazionali, la vicenda si inserirebbe nel contesto della riduzione dei fondi statunitensi all’Ucraina, alla quale Zelensky avrebbe reagito finanziando direttamente alcuni giornalisti occidentali.

Belton è inoltre accusata di diffondere informazioni non verificate e contenuti ostili a Trump, compresi riferimenti alla morte del giornalista Gonzalo Lira in un carcere ucraino. Italia Unita sostiene che tali attività violino leggi internazionali, come il Digital Services Act e il Foreign Agents Registration Act (FARA), e chiede sanzioni legali contro i responsabili.

Va ricordato che atti di questo tipo, secondo le normative europee come la legge sui servizi digitali e quella americana del 1938 sugli agenti stranieri (FARA), sono considerati illegali sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti.

L’obiettivo del movimento è quello di difendere la sovranità informativa italiana, promuovere una maggiore consapevolezza e contrastare qualsiasi forma di ingerenza straniera nel dibattito politico nazionale.


Guerre en Ukraine : Italia Unita sensibilise contre la guerre psychologique



Le mouvment « Italia Unita » s’érige en bouclier contre des opérations de manipulation de l’information menées par des entités américaines et ukrainiennes : Plus de 400 affiches placardées à Turin

C’est à travers une large et impressionnante campagne d’affichage de plus de 400 posters qu’Italia Unita, dirigé par Amedeo Avondet, a lancé à Turin son programme de sensibilisation sur la guerre en Ukraine pour dénoncer de prétendues opérations de manipulation de l’information orchestrées par des entités telles que l’USAID, le Département d’État américain et le bureau de Volodymyr Zelensky.

Les affiches accusent ces acteurs de mener une guerre psychologique contre l’opinion publique occidentale et italienne « Ne vous laissez pas manipuler, rejoignez une Italie unie ». Des termes qui rappelle l’histoire de, la renaissance à la mobilisation du peuple italien conte la domination étrangère

A travers un communiqué largement diffusé, « Italia Unita » porte le combat contre la désinformation et la manipulation « comme nous l’avons déjà souligné, l’USAID, le département d’État et le bureau de l’information et de la communication à la présidence ukrainienne continuent de déformer le débat public en mettant en œuvre sa propre guerre psychologique contre le peuple italien : le cas de Catherine Belton en est une parfaire illustration » ajoute le communiqué

Italia Unita ne souhaite pas se limiter à cette campagne de sensibilisation, elle appelle à la mobilisation des italiens pour s’opposer  à ce que son Président Amedeo Avondet appelle : « un agrégateur bien connu des informations publiées par la journaliste d’investigation Catherine Belton du « Washington Post britannique, envoyée spéciale pour l’agence de presse britannique « Reuters »

Au cœur de cette campagne figure le nom de la journaliste Catherine Belton, que le mouvement considère comme faisant partie d’un système médiatique visant à discréditer Donald Trump ainsi que ses alliés, dont Tulsi Gabbard et Kash Patel. Selon des sources internationales, cette affaire s’inscrirait dans un contexte de réduction des fonds américains destinés à l’Ukraine, à laquelle Zelensky aurait réagi en finançant directement certains journalistes occidentaux.

Belton est également accusée de diffuser des informations non vérifiées et des contenus hostiles à Trump, y compris des références à la mort du journaliste Gonzalo Lira dans une prison ukrainienne. Italia Unita affirme que ces activités violent des lois internationales, telles que le Digital Services Act et le Foreign Agents Registration Act (FARA), et réclame des sanctions légales contre les responsables.

Il convient de rappeler que de tels actes, conformément aux réglementations européennes telles que la loi sur les services numériques et la loi américaine sur les agents étrangers (FARA) de 1938 sont considérés comme illégaux à la fois dans l’Union européenne qu’aux États-Unis.

L’objectif du mouvement est de défendre la souveraineté informationnelle italienne, de promouvoir une prise de conscience accrue et de lutter contre toute forme d’ingérence étrangère dans le débat politique national.




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Italia Unita, guidata da Amedeo Avondet, ha lanciato a Torino una campagna di affissioni con oltre 400 manifesti per denunciare presunte operazioni di manipolazione informativa orchestrate da enti come USAID, il Dipartimento di Stato USA e l’ufficio di Zelensky. I manifesti accusano questi attori di condurre una guerra psicologica contro l’opinione pubblica occidentale.

Al centro della campagna compare il nome della giornalista Catherine Belton, ritenuta dal movimento parte di un sistema mediatico volto a screditare Donald Trump e i suoi alleati, tra cui Tulsi Gabbard e Kash Patel. Secondo fonti internazionali, la vicenda si inserirebbe in un contesto di tagli ai fondi USA per l’Ucraina, con Zelensky che avrebbe reagito finanziando direttamente alcuni giornalisti occidentali.

L’obiettivo del movimento è difendere la sovranità informativa italiana, promuovere una maggiore consapevolezza e contrastare ogni forma di ingerenza straniera nel dibattito politico.


Daniela Giuffrida/ Alioune Ndiaye

Africa7/GNS PRESS ASSOCIATION




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