Di Daniela Giuffrida
Ieri la riunione presso il Ministero della Difesa fra il ministro Elisabetta Trenta, il deputato 5 stelle all’Ars, Giampiero Trizzino, il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo e la deputata del M5S all’Ars, Stefania Campo.
Nonostante si sia trattato di un fatto storico senza precedenti in cui “per la prima volta nella storia d’Italia – ha commentato Giampiero Trizzino – il nostro Paese si pone al fianco dei cittadini a difesa della loro salute”, da più parti vi è stato un levarsi di scudi contro quella che è stata denunciata “un’abile mossa elettorale”.
Gli attivisti hanno reagito ponendo l’accento soprattutto sulle “conseguenze” immediate che graverebbero su tutta la questione Muos ed è stata immediata polemica.
Sarebbe stato semplice dar voce alle diverse congetture che nelle ultime ore hanno fatto il giro del web ma abbiamo preferito attingere direttamente alla fonte e, raggiunto telefonicamente Giampiero Trizzino, a lui abbiamo chiesto di raccontarci cosa è accaduto ieri e cosa accadrà nell’immediato futuro.
Giorno 14 l’Avvocatura dello Stato non sarà presente all’udienza del CGA: si tratta di una semplice “non partecipazione” all’udienza? “No, non è una semplice non partecipazione, ieri il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta mi ha mostrato la nota d’ordine “UFFICIALE” del Ministro, con la quale chiede all’Avvocatura dello Stato di rinunciare alle difese. L’Avvocatura ha risposto ieri mattina: “vista la nota del Ministro, l’Avvocatura non parteciperà all’udienza”. Questa sotto il profilo processuale è una cosa ben diversa di quanto viene affermato da qualcuno: una rinuncia a presenziare un’udienza ovvero, una semplice assenza, non avrebbe alcun valore processuale, ma questo non è.”.
Adesso cosa succede? “Succede che la “partita” si gioca soltanto fra Il CGA e Legambiente. Se non verrà accolto il loro ricorso è non verrà riaperto il processo, tutto si concluderà rapidamente. Noi ovviamente speriamo che ciò non avvenga e che il procedimento venga riaperto. Per quanto riguarda noi del Movimento 5 Stelle, che oggi è STATO, il Ministro ieri alla mia presenza ha detto chiaro e forte “Noi rinunciamo al Muos!”.
Lo Stato italiano, dunque, non ha interesse a tutelare la struttura statunitense. Riguardo alle polemiche delle ultime ore? “I No Muos dovrebbero capire che per la prima volta nella storia d’Italia, lo Stato volta le spalle agli Stati Uniti, gli attivisti dovrebbero capire che non si tratta di una banalità, io, noi tutti ci siamo messi contro la più grande potenza del mondo e in un momento di equilibri particolari. Non partecipare a un processo di questo tipo non è una cosa da niente: noi abbiamo detto agli Stati Uniti “non vi aiutiamo a difendere la vostra istallazione”. Ci si metta nei panni di un Ministro della Difesa e di un Presidente del Consiglio e si cerchi di capire cosa significa questo gesto de l Governo, negli equilibri internazionali. Se i No MUOS si rifiutano di capire questa cosa francamente noi possiamo fare ben poco.”.
Riguardo alla situazione antenne, le autorizzazioni sono state date a suo tempo dalla Regione… “Voglio sia chiaro che la battaglia al Muos non si chiude qui. Io ieri ho parlato anche a nome del sindaco di Niscemi che ho ricevuto giorni fa, insieme alla portavoce delle Mamme no Muos Sicilia. Il sindaco Conti mi ha chiesto di interessarmi perchè venga istituito un tavolo tecnico che si possa occupare fra l’altro della misurazione delle onde elettromagnetiche provenienti dalla stazione satellitare di c.da Ulmo. Il Ministro Trenta è d’accordo, oggi stesso chiamerò Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente perché, ovviamente dev’essere presente anch’egli.
Io vorrei spostare il problema sotto il profilo delle emissioni elettromagnetiche, visto che le autorizzazioni le hanno già. Secondo tutti queste emissioni sforano i limiti imposti dalla normativa europea e da quella italiana. Per avere la certezza matematica che tutto sia in regola come invece sostengono gli americani, dovremo avere delle misurazioni sicure. Il sindaco di Niscemi mi ha chiesto di organizzare una riunione con i due ministri (Difesa e Salute) ed è questo il prossimo passaggio di cui ci stiamo occupando Gianluca Rizzo ed io.”.
Ci sono altre memorie precedenti, pendenti? “Non c’è alcun altro atto del Ministero, gli altri atti erano del Governo precedente ma sono stati tutti chiusi perchè il procedimento è stato chiuso. Da quando noi siamo a Ministero della Difesa ti posso garantire che non ci sono stati atti a favore del Muos tranne quella Memoria che è stata ritirata.”.