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Immagine del redattoreDaniela Giuffrida

PALERMO - CASO MAIORANA - "SI RIAPRANO LE INDAGINI"

Di Daniela Giuffrida


Domani alle 10:00 in piazza della Memoria a Palermo proprio nei pressi del tribunale del capoluogo siciliano, Rossella Accardo, ex moglie dell'imprenditore Antonio Maiorana e madre di Stefano, di 22 anni, scomparsi entrambi il 3 agosto 2007, chiederà la riapertura delle indagini sulla scomparsa dei propri familiari.

Saranno presenti Carmine Mancuso (presidente dell'associazione "Vittime di mafia") e il professore Claudio Burgio (referente del Parlamento nazionale della legalità), la Accardo chiederà d'incontrare il procuratore De Lucia perché è possibile che" il decesso di Matteo Messina Denaro possa aver aperto nuove piste investigative".



La Accardo ha sempre avuto il dubbio-certezza che le indagini siano state fin dall'inizio rallentate e/o condizionate da chi avesse interesse a farlo: non dimentichiamo che la prima trance di indagini si concluse perché si accertò che il giorno della scomparsa di Antonio Maiorana e del figlio il sistema di videosorveglianza posto lungo l'asse autostradale Palermo Aeroporto Falcone-Borsellino non era funzionante. Il legale della Accardo, Giacomo Frazzitta, per anni ha presentato richiesta atta a conoscere quale ditta avesse la manutenzione dell'impianto nel periodo in cui è avvenuta la "sparizione" dei Maiorana  e ci son voluti 11 anni per essere informati dal Vicequestore Aggiunto M.Giulia Sireci, che non era possibile conoscere il nome della ditta manutentrice degli impianti "perché era trascorso troppo tempo"!

Antonio e Stefano Maiorana erano imprenditori e in quel periodo immaginavano la realizzazione di un progetto edilizio a Selinunte proprio in quel territorio dove M.M. Denaro viveva e si aggirava tranquillo e indisturbato.


-Verranno riaperte le indagini ? -  domandiamo a Rossella Accardo raggiunta telefonicamente

-Devono essere riaperte - ci risponde - non è possibile accettare che la nostra terra subisca "violenze" di questo tipo, non è possibile soccombere al malaffare come se questo fosse il destino della Sicilia!

Che cosa stiamo facendo per far sì che questa terra ritrovi la propria dignità? Che cosa troveranno le nuove generazioni e i bimbi che verranno?  

Dobbiamo assolutamente costruire un futuro nuovo e pulito per loro!".











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