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Immagine del redattoreDaniela Giuffrida

QUARGNENTO (AL) − PERDONO LA VITA 3 VIGILI DEL FUOCO: LE ISTITUZIONI SONO PRONTE AD ELARGIRE NUOVE P


Di Daniela Giuffrida


Due esplosioni nella notte in una cascina di Quargnento in provincia di Alessandria e altre tre famiglie di Vigili del Fuoco piangono i loro cari morti, perchè e per volere di chi, lo chiariranno le indagini degli investigatori.

Ci si prepara a nuovi funerali, dunque, a nuovi “lutti cittadini” e a nuove pacche sulle spalle di uomini che ogni giorno rischiano la loro vita per niente: riconoscimenti ufficiali che non serviranno a consolare nessuno e che, certamente, non riporteranno in vita quei tre “angeli”. Hanno riportato ferite anche altri due Vigili (uno di loro è catanese)e un Carabiniere accorsi tutti dopo la prima esplosione e presenti al momento della seconda.

Di seguito il comunicato dell’ USB dei vigili del fuoco di Catania.

“Oggi una tragedia ha colpito il Corpo Nazionale, tre dei nostri sono caduti vittime di un attentato. A Quargnento, in provincia di Alessandria una squadra di vigili del fuoco è intervenuta per una chiamata di soccorso per incendio appartamento ma arrivati sul posto si sono trovanti dinnanzi alla follia umana.

Puoi prepararti a tutto ma a chi decide di uccidere è impossibile. I Vigili morti oggi non sono EROI ma professionisti che di mestiere salvano vite, sacrificando anche la loro. Nessuno si sveglia cercando la morte ma nessuno dovrebbe morire e poi essere umiliato da un sistema che non gli riconosce nulla.

Non abbiamo l’INAIL, non abbiamo una assicurazione sanitaria seria che copra i nostri infortuni. Poco importa le 2000€ di contributo ” il resto dovrà essere elargito per le vittime del dovere” Le collette faranno il resto.

Noi vorremmo che l’opinione pubblica comprendesse che cosa significa confrontarsi ogni giorno con l’ignoto. Contro un qualcosa che scoprirai sulla tua pelle. Tra poco ci chiameranno EROI, sarà la politica a farlo per prima. Lo farà dimenticando cosa non ha mai fatto in passato per noi per poi zittirsi quando i riflettori si spegneranno.

Quando tutto non avrà più interesse mediatico a noi “pompieri” toccherà rimboccarci le maniche e piangere i nostri caduti. Come sindacato chiediamo che la politica si astenga dal fare post e comunicati stampa che ci offendono, perché vuoti.

Al presidente della Repubblica chiediamo un giorno di lutto nazionale.”

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