di Daniela Giuffrida
Sono stati 330 gli allievi dell’82° corso Vigili del fuoco che lo scorso pomeriggio hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica a Roma, nelle Scuole Centrali Antincendi delle Capannelle.
Alla cerimonia, trasmessa in diretta streaming e svoltasi davanti al Direttore centrale per la Formazione dei Vvf Emilio Occhiuzzi – presenti il sottosegretario delegato Stefano Candiani, i sottosegretari all’Interno Luigi Gaetti, Nicola Molteni e Carlo Sibilia, il capo di Gabinetto Stefano Piantedosi, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il capo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali Elisabetta Belgiorno e il capodipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile Bruno Frattasi – è intervenuto il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini il quale, nel suo breve intervento, non ha mancato di assumersi impegni precisi nei confronti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Proprio lo scorso mercoledì 1 agosto, l’on. Antonino Germanà – di Forza Italia – nel corso della seduta della Camera dei Deputati aveva rivolto al ministro Salvini un’interrogazione nella quale aveva ricordato – per la seconda volta dallo scorso giugno – le difficoltà che i Vvf del fuoco riscontrano ogni giorno nell’espletamento delle loro funzioni: in Sicilia più che altrove, viste le peculiarità del territorio, criticità dovute alla carenza di uomini e di mezzi.
Il ministro Salvini, così, oltre agli auguri e ai ringraziamenti, ha parlato ai nuovi Vvf e a tutti i presenti di assunzioni e fondi per gli equipaggiamenti, il modo per “esservi vicino con i fatti più che con le parole” ha detto nel corso del suo intervento ma, prima di tutto, ha ricordato i Vigili del fuoco intervenuti di recente, in aiuto dei loro colleghi, nei roghi divampati in Grecia e in Svezia.
Riguardo al piano di assunzioni del CNVVF che prevedeva 1600 assunzioni da effettuarsi nei prossimi 5 anni, Salvini ha detto che a queste se ne aggiungeranno altre 1500 che verranno effettuate entro quest’anno, “occorrono giovani che portino linfa nuova e possano intervenire rapidamente“, ha annunciato il ministro, infatti sembra che l’età media dei Vvf sia di 43 anni, di 53 quella dei capisquadra e di 56 anni quella dei capireparto.
Inoltre, verranno “recuperati” 10 milioni di euro dal Fondo Unico per la Giustizia e dai beni confiscati alla mafia, che saranno impiegati l’anno prossimo per l’acquisto di mezzi e di materiale necessario per gli interventi, ha aggiunto Salvini. Concludendo il suo intervento, il vicepremier ha augurato a se stesso di poter visitare tutti, o quasi, gli 845 comandi e presìdi dei Vvf in Italia.
Dal sito del Ministero dell’Interno leggiamo quanto detto dal Comandante del Corpo nazionale Gioacchino Giomi alle ragazze e ai ragazzi schierati nel piazzale prima di dare la parola al ministro :
“Portate con rispetto questa divisa nella quale la gente riconosce generazioni di pompieri. Perché quella divisa è «un segno di fiducia nello Stato, contribuisce alla coesione sociale. Il nostro compito è aiutare chi è in pericolo” e in questo compito «non siete mai soli» ha detto Giomi ai nuovi Vvf esortandoli a riconoscersi sempre nei valori del Corpo: spirito di squadra, solidarietà, capacità operativa, prudenza soprattutto nelle situazioni tecnicamente difficili. Tutte componenti di quella «straordinaria capacità» professionale richiesta ai Vigili del fuoco dal «numero straordinario» di interventi di soccorso – oltre 2000 – nei quali giornalmente sono impegnati, e che spesso i Vvf hanno fatto valere oltre i confini nazionali.