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Immagine del redattoreDaniela Giuffrida

Amori e disamori di Nathaniel P. (A. Waldman)

recensione di Simona Noferini

Alla mia libraia di fiducia, Francesca, non è sfuggito il mio sguardo: ha intuito beffarda che si trattasse di uomini e mi ha messo nelle mani questo volume. “Almeno ti puoi sfogare con il povero Nathaniel…… che poverino, potrebbe farcela eh, avrebbe tutte le carte in regola, però proprio non ci arriva”.

E’ il mio punchball di carta, la mia cavia letteraria, per sfogare un po’ di frustrazione amorosa, per convincermi che in fondo non sono la sola a dover subire l’affezione a uomini che poverini non ci arrivano, che citando Francesca “andrebbero solo presi a schiaffoni”.

E senza pensarci due volte la guardo e le chiedo di incartarmelo, manco fossimo dal macellaio.

E mi ritrovo nelle mani di questa Adelle Waldman, americanachecollaboraconilNewYorkTimesealtreamenità e del suo lavoro tradotto, a quanto pare in innumerevoli lingue, con una fascetta che tuona :

IL libro che nessun uomo vorrebbe far leggere alla propria ragazza ma che dovrebbe leggere anche luiPromette bene.

 La casa editrice Einaudi parla del suo ultimo nato della collana i CORALLI in modo lusinghiero: In fondo uno come Nate l’abbiamo conosciuto tutti (o forse siamo proprio noi…): un ragazzo sensibile, carino, intelligente, un giovane uomo convinto di essere un campione del femminismo, di sapere esattamente cosa è meglio per le donne, anzi incredibilmente attento a rispettarle sotto ogni aspetto (insomma, il ragazzo perfetto… che poi si rivela il solito stronzo). La Waldman – prosegue Einaudi – riesce a fare entrare le sue lettrici nelle tortuosità (il più delle volte ridicolmente micragnose) di un cervello maschile e a generare nei suoi lettori momenti di immedesimazione al limite del telepatico. Che voi siate una lettrice o un lettore troverete il viaggio istruttivo e inquietante, ma soprattutto terribilmente divertente.“

Nonostante abbia qualcosa da ridire riguardo al terribilmente divertente – a tratti è stato estremamente irritante – posso affermare con certezza che si, Adelle Waldman deve aver studiato bene le cavie che si è procurata (deve essersi procurata delle cavie per forza). Perchè il cervello umano viene qui descritto nei minimi dettagli, nella sua massima espressione, nella perfezione dei logici sillogismi – esistenziali e non – del maschio medio. Seguiamo la cavia X (Nathaniel stesso) nella sua quotidianità, veniamo a conoscenza del perché le varie donne con cui è venuto in contatto non erano giuste per lui (Elisa, Juliet, Kristen ecc…) e conosciamo Hannah, la ragazza numero boh, quella che capita al nostro passaggio, quando focalizziamo l’attenzione su quel lasso di tempo in cui il protagonista si muove.

Probabilmente il lettore maschio sarà divertito e appagato dalla lettura ma la donna, alla fine del libro, mediterà seriamente se bruciarlo senza neanche riconsegnarlo alla biblioteca … perchè non merita di stare al mondo un individuo così, neanche sulla carta. Ce ne sono così tanti nella realtà che non possiamo gettare alle fiamme, che il sacrificio del volume sembra un atto propiziatorio, un mantra quasi, per tutti gli “stronzi” a venire.

Poi mi rendo conto che sto esagerando, che in fondo è solo un libro, che mi sono rammollita a farmi trascinare da queste storielle moderne . Certo è ben scritto e il suo registro informale lo rende immediato piacevole e scorrevole; ma non è certo un capolavoro immancabile per la letteratura e, se pensiamo ad un impiego nella terapia della rabbia, qualche copia si potrebbe certamente bruciare in segno propiziatorio, o squarciare con spilloni, se preferissimo le vecchie tradizioni woodoo.

Senza che la Waldman se ne abbia a male e senza che il lettore si prenda troppo sul serio è una storia piacevole da leggere, apprezzare sul momento e poi dimenticare, così come noi donne tentiamo di rimuovere certi uomini dalla testa.

L’unica annotazione su cui non posso transigere è su una citazione del Boston Globe che la descriverebbe come la Jane Austen della nostra generazione…. Non confondiamo la  seta con gli stracci, per piacere….. e sono stata elegante.


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