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CATANIA – GIRO D’ITALIA – PROTESTA ANTISIONISTA DURANTE LA PRIMA TAPPA ITALIANA

Immagine del redattore: Daniela GiuffridaDaniela Giuffrida

Di Daniela Giuffrida

“Edizione speciale”, la n. 101 del Giro d’Italia, in questo 2018 segnato già dalle tante proteste organizzate dall’Unione Sindacale di Base (USB) in tutti i settori: non poteva mancare, infatti, la loro presa di posizione netta contro un Giro D’italia “sionista”che, preso il via da Gerusalemme lo scorso 4 Maggio, ha percorso 425,7 km in terra israeliana, prima di approdare nella giornata di ieri a Catania.

Ma, nel capoluogo etneo, i “girini” hanno trovato ad accoglierli alcune centinaia di manifestanti che sbandierando bandiere filo-palestinesi e dei sindacati di base hanno cercato di impedire il regolare svolgimento della prima tappa italiana.

Ufficialmente la partenza da Gerusalemme è stata voluta dagli organizzatori per celebrare – con quattro anni di ritardo – il centenario della nascita di Gino Bartali nato a Ponte a Ema (Bagno a Ripoli) in Toscana, appunto, il 18 luglio 1914. Ricordiamo che il grande ciclista italiano salvò durante l’ultimo conflitto mondiale, la vita di oltre 800 ebrei.

Al di là dell’aspetto ufficiale, resta comunque il fatto che le tre tappe israeliane della gara ciclistica italiana hanno

destato non pochi malumori in seno a diversi gruppi sociali anti-sionisti siciliani che, solidali con il popolo palestinese, da diversi giorni, nel catanese, organizzano manifestazioni e sit in di protesta, come abbiamo già detto

“I manganelli di Minniti non fermano i solidali con il popolo palestinese”, scrive il Comitato catanese di solidarietà col popolo palestinese in un suo comunicato che, come ci giunge, pubblichiamo.

“Oggi 8 maggio 2018 centinaia di persone a Catania hanno manifestato alla prima tappa italiana del Giro D’Italia per denunciare la partenza dai territori occupati da Israele con ben tre tappe.

Il presidio dalle 10.00 di stamattina ha cercato di percorrere la via principale di Catania dove di lì a poco sarebbe passato il Giro e in direzione della piazza Duomo da cui stava per partire la gara. Dopo alcune centinaia di metri alcune cariche della polizia hanno bloccato il corteo spontaneo dei solidali col popolo palestinese; si sono registrati alcuni feriti lievi tra i manifestanti.

La partenza del Giro è stata ritardata di alcuni minuti avendo il presidio bloccato la via di transito.

Diversi slogan tra cui “Israele è terrorista, che lo sappia ogni ciclista”, “dalla Sicilia alla Palestina, un solo grido: America assassina” e “Israele assassino”.

Intanto dalla piazza della partenza una bandiera palestinese è stata fatta sventolare e alcune migliaia di volantini con scritto “Israele assassino” e “Palestina libera” sono stati lasciati cadere sulla folla.

Non può passare il tentativo di far apparire Israele uno stato pacifico e democratico mentre ogni giorno centinaia di palestinesi inermi vengono feriti e uccisi! La maglia rosa quest’anno è macchiata di sangue!

Contro lo sterminio del popolo palestinese e contro lo stato sionista israeliano: questo Giro ha sbagliato strada!

Comitato catanese di solidarietà col popolo palestinese”

*foto di Orazio Vasta

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