Di Daniela Giuffrida
Le richieste del sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, rimaste inascoltate dai tre Ministri interessati alla “faccenda” MUOS (Difesa, Salute e Ambiente e Territorio) e le mancate promesse dei tre deputati 5Stelle presenti al Consiglio Comunale “aperto” del 28 febbraio scorso − fatti riferiti qui − avevano già dato da pensare, non solo ai No MUOS ma anche agli amministratori comunali.
Ma i fatti accaduti durante l’ultima Conferenza di Servizi del 20 dicembre scorso e la “leggerezza” con la quale il Ministero della Difesa ha concesso le autorizzazioni, richieste dagli Americani per effettuare lavori all’interno della stazione satellitare, prima della scadenza dei termini e senza sentire il parere del Comune stesso e dell’Ente Gestore − i fatti sono riferiti QUI − come sappiamo, hanno spinto il Comune di Niscemi a prendere una posizione ferma e decisa contro il Ministero della Difesa.
Da questo miscuglio fatto di promesse non mantenute, vizi di procedura, nuovi “abusi” e nuovi processi in itinere si leva chiara e senza possibilità di critica l’indignazione del Comitato “Mamme No Muos Sicilia” che oggi ha lanciato un proprio comunicato.
Una lunga nota che reca in sé l’aspro sapore della delusione ed una malcelata rabbia contro chi ancora una volta non ha minimamente tenuto in considerazione le necessità di una popolazione intera.
Raccontare o commentare la nota delle Mamme No Muos Sicilia ci sembra inopportuno, preferiamo dare spazio alla loro amarezza così come ci è pervenuta.
“Non è facile tradurre in poche parole una storia lunga diversi anni. − scrive Concetta Gualato − Meno facile ancora raccontare il motivo per cui le cose accadono. Molte cose accadono e basta, senza che nessuno le abbia pianificate o volute. Altre cose sono il frutto delle nostre scelte, di ciò che noi decidiamo di portare a termine.”
Le vicende del Muos di Niscemi sono un insieme di queste cose. Ma molte delle persone che leggeranno queste parole sono state una parte importante di questa storia, pertanto sarà più semplice riassumere i fatti e trarre le nostre conclusioni.”
“Il movimento delle Mamme no Muos − prosegue la portavoce delle Mamme − esiste per motivi che si intrecciano con molte vite e agisce all’interno di un tessuto sociale complesso come è quello siciliano. Esiste per prendersi cura e per ovviare alle scelte fatte da coloro che hanno gli strumenti e l’obbligo di tutelare la salute e il diritto alla vita di un’intera comunità, ma che hanno scelto di disattendere le aspettative in loro riposte. Esiste, in ultima analisi, perché i più non amano occuparsi delle minoranze, delle battaglie che ti impegnano giorno dopo giorno e che si consumano lontano dai riflettori, senza offrire possibilità alcuna di carriera.
Negli ultimi anni, decine di politici hanno innalzato le bandiere No Muos. Li abbiamo visti sfilare al nostro fianco quelle poche volte in cui le televisioni hanno ripreso i cortei, sono sempre stati presenti davanti alle telecamere, per non perdere l’occasione di farsi vedere sensibili a una battaglia che è nata senza di loro e che continua a essere combattuta nella loro assenza.
Tra i tanti che non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di dichiararsi indignati per la presenza di questo complesso di parabole a ridosso di Niscemi, c’è un movimento politico che in Sicilia ha raccolto la maggioranza dei consensi tanto alle scorse politiche, quanto alle ultime votazioni per il rinnovo del Parlamento europeo.”
“Il Movimento 5 Stelle − prosegue la nota − ha promesso molto durante le proprie campagne elettorali. Si è schierato contro le grandi opere, contro l’Ilva, contro la Tav e contro le Trivelle. Per quel che ci compete, si è schierato anche contro il Muos. A distanza di tempo, ancora riecheggiano le parole pronunciate durante i loro comizi, le rassicurazioni che le cose sarebbero cambiate all’indomani della loro vittoria, le promesse fatte a noi Niscemesi. Ma noi siamo quelli che, a forza di sentirsi dare parola, hanno imparato a valutare i candidati dai fatti e non dalle rassicurazioni sciorinate dai palchi delle competizioni elettorali.
A distanza di mesi dalla loro vittoria alle politiche, è giunto il momento di tirare le somme e di verificare che cosa ne è stato delle promesse degli esponenti del Movimento 5 stelle.”
“L’onorevole Trizzino è stato di parola. Si è sempre impegnato al nostro fianco e ancora oggi cerca di essere una parte della soluzione del problema. In un incontro a Palermo, lo stesso Trizzino ha assunto un impegno con il sindaco di Niscemi; si è fatto carico di richiedere al Ministro della Salute, on. Giulia Grillo, di creare un registro tumori e al Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, di disporre nel territorio di Niscemi delle centraline per la misurazione delle emissioni elettromagnetiche.
Dal suo canto, il sindaco Massimiliano Conti ha richiesto un incontro con il Ministro Trenta per ottenere la costituzione di una Commissione istituzionale, un tavolo dove potersi confrontare e poter pervenire a una soluzione concreta della questione.
Ma non tutti gli esponenti e i dirigenti del Movimento 5 stelle hanno onorato gli impegni che avevano assunto con noi. L’onorevole Gianluca Rizzo, per citarne uno, attualmente Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, ha deciso di non favorire un
incontro con il Ministro Trenta e pare essere poco interessato alla creazione di quel tavolo istituzionale che da mesi aspettiamo per poter esprimere le nostre ragioni.
Ma l’onorevole Rizzo è in buona compagnia. Insieme a lui possiamo citarne diversi altri, di esponenti del Movimento 5 stelle, che sono
venuti meno agli impegni con noi assunti: nello specifico e a titolo di esempio, ricordiamo Francesco Cappello e Stefania Campo. Ma sopratutto ci lasciano amareggiate le scelte fatte dai Ministri Grillo e Trenta. La prima si è chiusa in un silenzio che ci offende, negandosi dopo aver preso parte ai nostri cortei; la seconda ha ultimamente autorizzato la realizzazione di diverse opere edili dentro la base militare senza il parere preventivo del Comune di Niscemi.
Per tutta risposta, il nostro Sindaco ha ritenuto di citarla in giudizio davanti al Tar per presunta illegittimità dell’atto. Resta il fatto che il Ministro Trenta ha scelto di considerarci invisibili, ignorandoci del tutto.”
“Giunti a questo punto, le Mamme no Muos ritengono necessario schierarsi, sostenendo pubblicamente la posizione del sindaco Conti.
Noi tutte speriamo inoltre che la cittadinanza tutta si dimostri più coinvolta nelle vicende del Muos.”
“Occorre che i niscemesi siano più attivi − conclude Concetta Gualato − perché, come detto, molte cose accadono e basta, senza che nessuno le abbia pianificate e volute. Quello che è accaduto, è che gli equilibri della politica nazionale sono stati ridisegnati dall’esito delle recenti europee e coloro che in passato sventolavano le nostre bandiere ora sembrano più impegnati a garantirsi la loro sopravvivenza. Le promesse del passato possono anche rimanere disattese, non sarebbe la prima volta.
L’importante è che chi realmente si riconosce in questa battaglia di civiltà, sappia che l’esito non è scontato. Possiamo ancora vincere. Dobbiamo però tenere a mente che la parola fine sarà anche il frutto delle nostre scelte, di ciò che noi decideremo di portare a termine. Quest’oggi noi tutte scegliamo ancora una volta di essere Mamme no Muos, di essere un gruppo di donne che chiede che il diritto alla vita venga prima del bisogno di alcuni di farsi belli davanti alle telecamere.”