Di Daniela Giuffrida
Solo 40 dei 90 giorni di proroga, richiesti dal Collegio dei Verificatori, sono stati assegnati dal Presidente del CGA per completare le operazioni di misurazione e presentare la relazione finale. La richiesta di accesso all’impianto MUOS, dovrà essere formulata al giudice penale competente, unico legittimato a rimuovere i sigilli.”
E’ stato depositato lo scorso 17 dicembre e firmato dal dr Raffaele Maria De Lipsis della Presidenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, il DECRETO (00097/2015 REG.PROV.PRES) sul ricorso n. 00379/2015 di reg. gen., proposto dal Ministero della Difesa attraverso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, contro TUTTE le parti in causa nell’ormai arcinota “querelle” fra il Ministero della Difesa e le parti coinvolte nei ricorsi contro il Muos. Fra queste, ovviamente, associazioni ambientaliste, comitati NoMuos, Comuni del comprensorio, semplici cittadini ed altri rappresentanti del popolo dei NoMuos; insomma contro tutte quelle parti interessate alla “riforma” della sentenza n. 461/2015 del T.A.R. SICILIA.
Il Presidente del CGA è stato lapidario ed ha decretato che:
“Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti la nota del Presidente del Collegio di Verificazione MUOS, prof.ssa Maria Sabrina Sarto, del 2 dicembre 2015, con la quale è stata richiesta una proroga di 90 gg.per la consegna della relazione finale di verificazione e l’istanza del Ministero della Difesa del 16 dicembre 2015, con la quale si ribadiscono le contrarie ragioni alla concessione di una proroga;
Vista la nota del medesimo Presidente del Collegio di Verificazione del 14 dicembre 2015, con la quale è stata rappresentata l’urgenza di dovere procedere ad alcune operazioni necessarie all’espletamento della menzionata verificazione e sono state richieste indicazioni in merito ad un necessario sopralluogo da effettuare presso l’impianto MUOS, attualmente sotto sequestro penale;
Ritenuto che – relativamente alle autorizzazioni richieste per compiere le ulteriori operazioni dettagliatamente elencate – esse, ancorchè non quantificate economicamente, non possono provvisoriamente essere messe a carico del Comune di Niscemi, mentre alcune delle “misure cooperative” che si assumono indispensabili nel caso di specie, ben possono essere approntate con la cooperazione delle amministrazioni che hanno la necessaria competenza in materia;
Ritenuto, altresì, per quanto concerne la richiesta di accesso all’impianto MUOS, che essa deve essere formulata al giudice penale competente, unico legittimato a rimuovere i sigilli;”
Insomma, visto tutto questo e considerato che appare necessario concedere al Collegio dei Verificatori una proroga di 40 gg per la consegna della relazione finale, 40 gg concede e conferma, al tempo stesso, per la discussione, la camera di consiglio del 3 febbraio 2016.
Occorre precisare, che il 14 dicembre scorso la presidente della Commissione dei Verificatori, la prof. Maria Sabrina Sarto, aveva inviato una seconda nota al Presidente del CGA, dopo quella del 7 dicembre con la quale chiedeva una proroga di 90 giorni. Con questa seconda nota richiedeva una “autorizzazione spesa per lo svolgimento delle misurazioni e delle simulazioni sull’impianto Muos.”
“Il Collegio di Verificazione sull’ impianto Muos – comunicava la prof Sarto – ritiene opportuno svolgere misure cooperative di campo elettromagnetico irradiato dalle antenne attualmente installate presso l’ impianto Muos e simulazioni numeriche del campo elettromagnetico irradiato sia a terra sia in quota, utilizzando modelli numerici accurati in grado di predire la distribuzione qualitativa e quantitativa dello stesso campo, anche nelle condizioni di campo vicino e calcolatori elettronici di adeguata potenza che consentano lo svolgimento di tali simulazioni.”
Per effettuare queste prove il Collegio di Verificazione riteneva necessario disporre di strumentazione idonea e personale tecnico qualificato di supporto, di acquisire licenze di uso di codici di calcolo elettromagnetico (al fine di simulare in modo accurato e rigoroso i sistemi di antenna anche in condizioni di “campo vicino”) e di acquisire servizi di calcolo su calcolatori elettronici di adeguata potenza.
Pertanto il collegio di verificazione, chiedeva con urgenza al CGARS tutte le autorizzazioni necessarie ad attivare le varie procedure, nel più breve tempo possibile.
La Sarto poneva inoltre l’accento sullo svolgimento delle misurazioni di campo elettromagnetico in cooperazione presso l’impianto muos, e “al fine di evitare ritardi il collegio di verificazione chiede con urgenza indicazioni su come procedere in quanto risulta che attualmente l’impianto Muos è sotto sequestro.”
Riusciranno i Verificatori a compiere tutte le misurazioni, le cooperazioni ecc.. entro i 40 gg concessi dal CGA?
Per il momento sappiamo soltanto che il prossimo 22 dicembre, proprio in prossimità delle feste natalizie, si terrà a Bologna la seconda riunione che vedrà insieme i cinque Verificatori decisi dal CGA e i Consulenti Tecnici di Parte, nominati da Comuni, Comitati No Muos e Associazioni ambientaliste.