Di Daniela Giuffrida per TGValleSusa
Lo scorso 1 dicembre si è tenuta alla presenza dei tecnici designati dalle parti in causa, la prima riunione del Collegio di Verificazione, voluto con la sentenza non definitiva n. 851/15 dal CGA, circa la vicenda del MUOS di Niscemi.
Il Collegio in quell’occasione aveva deciso, all’unanimità, di chiedere una proroga di 90 giorni per la consegna della relazione finale di verificazione, tenuto conto dei ritardi che si erano verificati nella nomina dei consulenti tecnici di parte.
La prof. Maria Sabrina Sarto, presidente della Commissione, nel comunicare al presidente del CGA, il dr Marco Lipari, la richiesta di proroga, aveva
confermato la volontà di commissionare a terzi, l’esecuzione di misurazioni di comparazione delle onde elettromagnetiche prodotte dalle 44 antenne già presenti e “attive” all’interno della stazione Niscemi; confermava quanto stabilito dalla sentenza non definitiva (851/2015) del 3 settembre scorso circa le spese che il Comune di Niscemi è tenuto ad anticipare e, infine, chiedeva istruzioni sul come procedere alle misurazioni, considerando il sequestro persistente sull’impianto MUOS.
La situazione sembrava destinata a procedere senza intoppi e nella massima serenità: novanta giorni sarebbero “forse” stati sufficienti ad approfondire la questione ed a far sì che il CGA confermasse, una volta per tutte e DEFINITIVAMENTE, quanto già era stato “verificato” dal prof D’Amore, incaricato del TAR Sicilia.
Ieri sera però ci è giunta notizia che l’Avvocatura dello Stato, attraverso il suo avvocato, Marcello Pollara, ha depositato lo scorso 7 dicembre una serie di “Note in ordine alla richiesta di proroga del termine per la verificazione” con le quali il Ministero della Difesa SI OPPONE alla richiesta di proroga del termine per il deposito della relazione definitiva di verifica, insistendo affinché sia confermato, in coerenza con la decisione n. 851/15 che esso avvenga entro e non oltre il 30 gennaio 2016.”
Le motivazioni?
1) Una proroga contrasterebbe con la valutazione di congruità effettuata dal CGA ed espressa nella sentenza 581/15, depositata il 3 settembre scorso, quando ancora non si sapeva quanto tempo sarebbe occorso per la nomina dei CTP e non si prevedeva che la prima riunione sarebbe avvenuta il 1° dicembre: termine congruo il 30 gennaio?
2) Ma soprattutto contrasterebbe con le sopravvenute oggettive esigenze di responsabile celerità connesse ai gravissimi attentati terroristici che hanno recentemente sconvolto la comunità internazionale e la Francia in primo luogo.
3) Infine, altro motivo che giustificherebbe l’opposizione alla proroga sarebbero le notorie ragioni di tutela connesse, ad esempio, con lo svolgimento del Giubileo straordinario della Misericordia e con la presenza di obiettivi “sensibili” quali il teatro alla Scala di Milano e il Colosseo a Roma”
Lette le motivazioni ci sorgono dubbi apparentemente irrisolvibili: come può una stazione satellitare “ricetrasmittente” essere considerata
un mezzo di controllo e di difesa dai tagliagole dell’ISIS? La nostra Difesa vuole usare i droni per tenere lontani un paio di “califfi neri” dal cuore di Roma e pensa di usare un bel Global Hawk RQ-4 come sentinella per sventare possibili attacchi terroristici? Oppure pensa di usare un bel Predator per bombardare quegli stessi califfi, magari mentre stanno per attentare all’incolumità della Scala di Milano?
Tralasciamo la facile ironia e cerchiamo di ragionare in altri termini: come ha fatto la nostra “Intelligence” (ne abbiamo una?) a tutelare le nostre istituzioni democratiche e a proteggere gli interessi politici, industriali, economici, militari, industriali e scientifici del nostro paese? E la sicurezza cibernetica?
Davvero il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) e le varie agenzie operative come AISI, AISE ecc… non trasmettono fra loro? Hanno mai avuto contatti con le varie “Intelligence” sparse in Europa e nel mondo?
Tutto questo non esiste, dunque, non è mai esistito considerato che il MUOS NON E’ MAI STATO OPERATIVO.
Stando così le cose possiamo, innanzi tutto ritenerci un paese fortunato se non abbiamo mai avuto bisogno di difenderci da alcunché, ma dobbiamo assolutamente preoccuparci di cosa ne sarà del nostro Colosseo se il MUOS continuerà a restare inoperativo (sic!)
Abbiamo girato le nostre domande al prof. Zucchetti, scienziato di chiara fama, nominato Consulente Tecnico di Parte dal Comune di Niscemi. Questi, fra un impegno internazionale e l’altro ci ha risposto, fugando ogni nostro dubbio: “L’avvocato Pollara è una persona preziosa per la lotta “NoMuos”. Senza di lui avremmo avuto molte più difficoltà. Per questo i “NoMuos” lo ringraziano e sperano che continui ad occuparsi di Muos fino alla fine.”
Testo del documento: muosoppministerodifesaproroga (1) (2).pdf