Di Daniela Giuffrida
Si sono riuniti nella serata di ieri, a Niscemi, i rappresentanti di alcuni gruppi di attivisti No Muos, per fare il punto di quanto accaduto negli ultimi mesi e in previsione della prossima udienza che il CGA terrà a Palermo il 14 novembre p.v.-
Nel corso della seduta, gli attivisti hanno discusso delle richieste di autorizzazione riferite ai lavori straordinari che la USNavy vorrebbe espletare all’interno della stazione satellitare di c.da Ulmo – richieste inoltrate dagli statunitensi la scorsa estate al Comune di Niscemi e alla Regione Siciliana – delle posizioni assunte dal Ministro Trenta lo scorso 12 ottobre e della “Memoria” presentata lo scorso 10 ottobre dall’Avvocatura dello Stato.
Indubbiamente, la decisione del ministro Trenta di schierarsi ufficialmente contro la revoca delle autorizzazioni concesse al Muos, revoca richiesta dagli ambientalisti, non ha trovato il plauso degli attivisti ma neanche quella di un gruppo di deputati che in questi anni non ha mancato di manifestare il proprio appoggio alle istanze dei No Muos.
Fra questi deputati ricordiamo l’odierno Ministro della salute, Giulia Grillo che insieme al presidente della Commissione Difesa, Gianluca RIzzo (entrambi al tempo facenti parte della Commissione Uranio Impoverito), venne in visita alla stazione NRTF di Niscemi e, insieme ad altri membri della stessa Commissione e al suo presidente, il deputato del Pd Giampiero Scanu, presenziò all’audizione di scienziati, ex militari, Comitati No Muos ed altre figure di rilievo come il Procuratore di Caltagirone Giovanni Verzera.
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’on. Giampiero Trizzino, deputato presso la Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, importante riferimento politico e legale nella lotta contro il Muos in questi anni e a lui abbiamo chiesto se vi è un cambiamento nella posizione del M5S riguardo alla “faccenda Muos”.
L’intervista
On. recentemente Lei ha incontrato il Sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti e la sig.ra Gualato, portavoce del Comitato “Mamme No Muos Sicilia”, avete discusso della salute dei cittadini e della possibilità di approntare maggiori controlli. Ma soprattutto Lei ha ribadito che la battaglia contro il Muos non è mai cessata e che l’obiettivo finale è stato e resta quello di smantellare le tre parabole. Intanto però lo scorso 12 ottobre, il ministro Trenta, si è schierato ufficialmente contro la revoca delle autorizzazioni concesse al Muos, richiesta dagli attivisti.
D. Ci sarà un incontro col Ministro? Che cosa realmente crede sia possibile ottenere dal Ministro? E’ possibile un cambio delle sue posizioni???
“Io incontrerò il ministro Trenta il prossimo 7 novembre e non ci sono posizioni da rivedere o correggere: la nostra posizione contro il Muos non è soggetta a cambiamenti. Io vado lì a spiegare che la nostra posizione contro il Muos è “contro il Muos” e tale rimane: non ci sono altre possibilità per il Movimento 5 Stelle.”.
D. Quindi è possibile un cambio di posizione del Ministro?
“Non c’è posizione da cambiare, noi stiamo solo aspettando di incontrare il Ministro. E’ stata compresa l’importanza dell’azione – cosa che ribadirò giorno 7 – e, comunque, tutto quello che partirà da un Ministero guidato dal Movimento 5 Stelle sarà in linea con la lotta degli ultimi 5 anni.”.
D. Però gli americani vogliono fare lavori straordinari dentro la NRTF ed hanno richiesto le autorizzazioni al Comune e alla Regione. Il sindaco Conti, in attesa di una presa di posizione della Regione Siciliana non si è ancora pronunciato sebbene abbia anticipato che su molte delle autorizzazioni richieste l’intendimento dell’Amministrazione comunale è negativo. Relativamente ai lavori straordinari volti al consolidamento della collina (che le piogge prima o poi si porteranno via, vista la natura argillosa della stessa), crede che la Regione permetterà quel “consolidamento” che, ovviamente, prevederà altre opere di CEMENTIFICAZIONE?
“Per quanto riguarda i lavori straordinari, noi stiamo monitorando anche col Dipartimento, abbiamo fatto diverse interlocuzioni con i dirigenti, i quali sono in attesa di ricevere la documentazione relativa alle vecchie antenne: finchè questi documenti non verranno fuori, tutto resterà sospeso. Io comunque sto seguendo personalmente la vicenda, contattando settimanalmente gli stessi dirigenti.”.
D. Intanto però, è ufficiale la notizia che vede l’Avvocatura dello Stato chiedere il rigetto della istanza presentata dai legali del Comitato No Muos. Di Maio ha detto che ci saranno novità, si riferiva a questo?
“Ho chiamato Luigi lo stesso giorno in cui ho ricevuto questa notizia e lui che conosce bene la realtà siciliana, sa della battaglia che abbiamo portato avanti e ovviamente la condivide. Ha compreso in un istante la gravità della cosa, si è messo in contatto col Ministero e si sta muovendo in questo senso.”.
D. Ok, gli esiti del vostro incontro verranno fuori a tempo debito ma nel frattempo ci avviciniamo pericolosamente al 14 Novembre, data in cui il CGA si riunirà per discutere la propria precedente sentenza ed è chiaro che, se si pronuncerà a favore della propria vecchia sentenza, i”giochi”potrebbero considerarsi DEFINITIVAMENTE conclusi.
“Prima del 14 ci saranno sicuramente novità importanti, molto, molto prima. Vede, i Comitati No Muos e tutte le persone che nutrono dubbi sul Movimento non possono sperare che tutto si risolva in un giorno!
Io vorrei che passasse questo messaggio: il Movimento 5 Stelle sta facendo una cosa che mai è stata fatta da nessuna parte: ora che è “Stato”, sta mettendo l’Italia CONTRO gli Stati Uniti. Una semplice azione di questo tipo, nelle mani di un gruppo politico partito da Palermo, dalla Sicilia, non è una cosa che si fa a cuor leggero.
Di Maio è una persona molto responsabile e sa che un semplice atto di questo tipo significa creare anche una situazione senza precedenti. Io andrò a Roma a parlare col ministro Trenta, con due faldoni e un gruppo di colleghi avvocati e insieme dimostreremo, se ce ne fosse ancora bisogno, che la nostra posizione è certa e inamovibile e lei non potrà che accettare e condividere le nostre conclusioni.”.