Di Daniela Giuffrida
Fate attenzione se decidete di recarvi in un piccolo paesino dell’interland catanese a fare acquisti.
Magari vostra figlia si sposa e una vostra amica vi ha detto che in quel piccolo centro esistono tre bei negozi di abbigliamento che trattano capi d’alta moda, di quelli “giusti giusti” per una madre della sposa. Fate molta attenzione perché potrebbe capitarvi quanto è accaduto a una nostra amica – della quale non faremo il nome – che di seguito ci racconta.
“Prime ore del pomeriggio, arrivate tranquille, insieme alla vostra amica e parcheggiate comodamente in uno spazio sottoposto ad obbligo di disco orario. Fate attenzione a lasciare spazio sufficiente perché le due auto, che sono giá parcheggiate, possano fare le loro “manovre” se dovessero andar via prima di voi. Sistemate con attenzione il disco orario e vi avviate serenamente verso i tre negozi che la vostra amica vi ha indicato.
State bene, il pomeriggio è sereno, la compagnia piacevole e l’aria è tiepida: passeggiare per negozi è decisamente rilassante. Scambiate due parole con qualche commessa, salutate una vecchietta che vi sorride, provate un bel vestito che vi costerà un patrimonio, ma che vale tutti i soldini che costa. Tornate alla vostra auto entro il tempo previsto e… sorpresa!
Un vigile zelante ha apposto sul parabrezza della vostra auto un bel verbale: 28 euro e 70 (se pagherete entro 5 gg.) per non aver lasciato spazio di manovra all’auto che, senza disco orario apposto, sta parcheggiata dietro la vostra: cascate dalle nuvole!
Lo avete lasciato lo spazio di manovra sufficiente, avete fatto bene attenzione, ma avete dimenticato di essere la “balia” del proprietario, un “notonotabile” del paese.
In quanto balia, governante (o quello che volete voi) del suddetto signorotto, avreste dovuto attenzionare che la sua auto non fosse spiaccicata con le ruote contro il marciapiede dietro di sè e che la sua parte posteriore non fosse completamente “appollaiata” sul marciapiede, impedendo l’uso dello stesso al pedone che avesse avuto la necessità di attraversare in quel punto.
Avreste dovuto cercare il “signorotto” – che avete identificato subito dopo – e dargli una bella sgridata perchè non si lascia una macchina appollaiata sul marciapiede: avrebbe dovuto lasciarsi la disponibilità di un po’ di spazio per poter fare le sue manovre isteriche da fine orario di lavoro. Avreste dovuto tirare un orecchio al signorotto perchè, se c’è l’obbligo del disco orario, lui DEVE rispettarlo… come tutti i comuni mortali! Questo fa una balia, una governante o quello che volete voi.
Avreste dovuto far notare al vigile, che infuriata siete andata a chiamare, come l’auto del “notonotabile” fosse priva di disco-orario e come invadesse il marciapiede retrostante ma siete troppo arrabbiata: nelle note in calce al verbale avete letto: “sanzioni accessorie: RIMOZIONE”.
“E siete fortunata – vi dice il vigile zelante – che il carro attrezzi non fosse disponibile!” Capito?
Ovviamente voi siete semplicemente “una di passaggio”, non il notonotabile del paese che può parcheggiare senza rispettare alcun obbligo del vivere civile e del codice della strada: ergo?
Ingoiate il rospo, fate mettere a verbale la vostra dichiarazione, promettete ferro e fuoco e ricorsi vari, quindi mettete in borsa il vostro bel verbale e allontanandovi pensate: “sai che ti dico bel vestito che costi un patrimonio e ridente cittadina dell’ interland catanese? Col c. che mi rivedete mai più!!”
Ci sembra legittimo domandarci cosa penserebbe la proprietaria di quel negozio se sapesse perchè non incasserà il prezzo di quell’abito… che costava un patrimonio.