Apprendiamo da Orazio Vasta, giornalista freelance e militante della Federazione del Sociale USB, che, come preannunciato QUI il presidio-picchetto voluto dall’Unione Sindacale di Base-Associazioni Inquilini e Abitanti (ASIA USB) ha sortito i risultati sperati: lo sfratto di Carmen – la giovane donna in attesa di un bambino e senza alcun reddito – e della madre, programmato dal Tribunale di Catania per ieri mattina, è stato bloccato.
Il presidio, a cui hanno partecipato Terra e Liberazione, Red Militant, Associazione consumatori Consitalia-Sicila, PMLI, Collettiva Femminista Canaglie Catanesi, Potere al Popolo, Comitato Casa X Tutti, Partito Comunista dei Lavoratori, Officina Rebelde, CSP “Graziella Giuffrida”), ha ottenuto la sospensione immediata dello sfratto, che è stato rimandato all’8 di novembre.
Intanto, domani pomeriggio, come chiesto da ASIA , Carmen e rappresentanti di ASIA hanno appuntamento presso l’Assessorato comunale alla Famiglia e alle Politiche Sociali con gli Assistenti sociali.
“Abbiamo aperto la VERTENZA CASA a Catania – afferma ASIA – fuori dalle fantomatiche “cabine di regia” tanto care alla triade CGIL CISL UIL. ASIA USB chiede il blocco di tutte le procedure di sfratto e di pignoramento per morosità, per mancanza di reddito; chiede, in attesa, finalmente, di un PIANO ABITATIVO RESIDENZIALE, che il Comune si adoperi a redigere una capillare mappatura, e di renderla pubblica, di tutti gli edifici e le abitazioni proprietà del Comune e di quelle confiscate alla mafia nel territorio comunale. Edifici e abitazioni da poter assegnare ai senza tetto e a chi ha lo sfratto in corso.”.
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