Di Daniela Giuffrida
“Un applauso ai Vigili del fuoco” chiede papa Francesco, durante l’Angelus di domenica scorsa, alla folla assiepata in piazza San Pietro. Un applauso per quegli eroi che ogni giorno corrono in aiuto della popolazione e che domenica hanno soccorso lo stesso pontefice, rimasto bloccato all’interno di un ascensore guastatosi improvvisamente.
E al pontefice si rivolge il portavoce dell’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco siciliani, Carmelo Barbagallo, attraverso una nota che come ci è pervenuta, pubblichiamo.
“Santo padre − scrive il sindacalista catanese − a scriverle questo parole è Carmelo Barbagallo, sindacalista catanese, ma soprattutto vigile del fuoco, le sue parole di apprezzamento ai vigili del fuoco all’Angelus di domenica scorsa, mi hanno spinto ad inviarle queste parole.
In questi anni, tantissime sono state le emergenze che ci hanno visto in prima linea e, riteniamo che non sia giusto che “dopo ogni funerale, ogni grande emergenza, i vigili del fuoco, vengano snobbati, non abbiamo più bisogno di ricevere pacche sulle spalle, vogliamo fatti concreti e non promesse”. Santo padre, lei è rimasto l’unico a poter dare un segnale in favore della sicurezza, salvaguardia e prevenzione, dei soccorritori e della popolazione. Noi Vigili del fuoco siamo presenti ogni giorno, 24 ore su 24. Siamo pronti a intervenire per ogni emergenza e catastrofe. Come lei già saprà noi purtroppo non abbiamo nessuna copertura assicurativa, non abbiamo nessun riconoscimento delle malattie professionali e, spesso e volentieri, siamo costretti a pagare le spese sanitarie di tasca nostra. Nonostante il nostro spirito di abnegazione, che ci viene più volte riconosciuto, siamo, dopo il primo risalto mediatico, totalmente abbandonati a noi stessi. Abbiamo, infatti, il fuoco che ci scorre nelle vene, tanto spirito altruistico e patriottico, che ci porta in prima linea davanti al pericolo, per la salvaguardia del singolo cittadino e della collettività. Ma se ci facciamo male, se ci ammaliamo restiamo soli.
Santo padre, noi Vigili del Fuoco, siamo i meno pagati rispetto agli altri corpi dello Stato ma non per questo ci sottraiamo al nostro dovere al servizio della gente, quella gente che ci chiama << ANGELI >> quegli Angeli snobbati dalla politica che fa capricci a scapito degli ultimi.
L’Italia è un territorio ad alto rischio, sismico, ambientale ecc… serve investire sui Vigili del fuoco, ormai la Repubblica italiana è fondata proprio sui soccorritori. Le nostre parole auspichiamo siano ascoltate almeno da Lei sua Santità, Uomo di grande fede, personalità e umanità. Mai più di oggi la sfiducia del corpo più amato dagli italiani è così alta.
Sua Santità, La saluto ricordandoLe che, noi Vigili del fuoco, non pretendiamo stipendi da parlamentari o da dipendenti della Camera, ma dignitoso.
Ad ogni emergenza (oggi, allerta Stromboli, nuovo Sisma centro Italia, sisma di Santo Stefano in evoluzione, cambiamenti climatici improvvisi, dovrebbero fare riflettere, e invece… ) tutti lì a volerci dare un premio o una pacca o una benemerenza, a pagamento o pazienza. Passato l’evento, via le parole: vanno via come il vento.
A rimanere le poche tutele, lo stesso stipendio e le tante promesse, quelle che siamo stanchi di sentire.
Le attrezzature e i mezzi rattoppiamo, per mezzo della nostra mano. Si noi siamo gli eroi dell’evento, ma una cosa non è da dimenticare caro Santo padre << SIAMO UMANI>> abbiamo emozioni, quelle emozioni e strascichi che ti porti nella vita dentro.
Con ogni migliore augurio a Sua Santità, cordialmente.”
Su Youtube da skytg24: https://youtu.be/lXh2c46rd0A