Di Daniela Giuffrida
Così come annunciato lo scorso 16 maggio in occasione di una conferenza stampa indetta dalle sigle sindacali di categoria Confsal, Fp Cgil, Fns Cisl, Uilpa, Conapo, e USBVVF, tutti i Vigili del fuoco della provincia di Catania sono stamattina scesi in strada per manifestare contro le precarietà cui sono sottoposti ormai da tempo. E’ stata garantita alla Centrale Operativa solo la presenza del personale per il soccorso tecnico urgente.
Come da programma, i Vigili del Fuoco catanesi si sono riuniti già dalle 9 del mattino, presso la Centrale Operativa di via Cesare Beccaria; quindi il corteo si è spostato, snodandosi lungo via Etnea e da piazza Università ha raggiunto la sede della Prefettura. Lo stato di
agitazione era stato già proclamato lo scorso 26 febbraio e la piattaforma rivendicativa su cui si basa la protesta dei vigili del fuoco catanesi muove da criticità più volte espresse dagli stessi.
“Tutto tace – ci racconta Alfio Cavallaro, segretario provinciale di CONFSAL VVF – nonostante si sia provato a sollecitare più volte le criticità in cui versano i nostri lavoratori e le nostre sedi. Abbiamo deciso di scioperare perché siamo stanchi di ricevere promesse a tutti i livelli, da quello provinciale a quello regionale; ma anche a livello nazionale ci arrivano solo belle parole e tante promesse.
Perchè questo sciopero?
Si potrebbero riassumere in tre sole parole: “CARENZA DI TUTTO”, cioè carenza di uomini, mezzi e attrezzature. La situazione, come più volte segnalato, è diventata insostenibile! Stiamo cercando di dare un segnale forte ai Catanesi e a quanti fingono di credere che a Catania sia tutto in ordine. Abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce, il nostro grido di allarme a chi non sente o fa finta di non sentire.
Cioè? Ci racconta di queste criticità?
Il nostro scarsissimo personale ogni giorno è sottoposto a continui stress dovuti all’eccessivo carico di lavoro, fattore questo determinante per il verificarsi di possibili infortuni. Dobbiamo davvero aspettare che accada il peggio per reagire e chiedere ciò che ci spetta di diritto? Abbiamo bisogno di mezzi efficienti e di maggiore tutela per il nostro personale. Maggiore tutela vuol dire permettere un continuo ricambio nei nostri equipaggi, avere a bordo dei nostri mezzi personale meno stressato e stanco e sempre più efficiente. Non siamo in grado di risolvere “serenamente” i problemi della città e questo i Catanesi devono saperlo, anche per questo scioperiamo, vogliamo dare un segnale forte che faccia capire a chi di dovere e ai cittadini tutti, quali siano le “condizioni” in cui i nostri uomini sono costretti a lavorare.
Riuscite a coprire i vostri turni, a garantire almeno il soccorso ordinario?
Assolutamente no, abbiamo carenze di personale sia operativo che amministrativo e questo ci costringe a turni estenuanti con grave stress per i nostri uomini. Mancano autisti ma anche il restante personale è sottodimensionato per una città “metropolitana” come Catania che affronta quasi lo stesso numero di interventi di Milano ma con la metà del loro personale. Senza contare che, viste le caratteristiche del territorio, abbiamo bisogno di tutte le “specializzazioni” specifiche che lo stesso territorio ci richiede. Noi non vogliamo più degli altri, vogliamo esattamente quello che viene dato agli altri, vogliamo che ci vengano riconosciute le nostre esigenze e quello che ci spetta per poter lavorare serenamente e in condizioni di sicurezza.
Gli altri distaccamenti?
Gli altri distaccamenti (Catania Nord e Catania Sud) non riescono a garantire la copertura dei turni e, troppo spesso, sono costretti a chiudere per venire in soccorso dei bisogni operativi della Centrale e per far fronte alle esigenze della città a cui la Centrale di via Beccaria dovrebbe sopperire, caserma che, fra l’altro, ultimamente ha subito gravi danni strutturali a risolvere i quali stiamo provvedendo. Ovviamente, non dimentichiamo l’inesistenza del distaccamento operativo di Palagonia fatto, questo, che crea da solo gravi problemi.
Cosa ne è stato del distaccamento di Palagonia, doveva avere carattere permanente.
Si, doveva avere carattere permanente ed è stato “decretato” più di 15 anni fa. Questo serviva ad assicurare un soccorso rapidissimo ma non è mai stato aperto.
E la sede presso l’interporto, destinata alla Polizia? Quando ne faceste richiesta sembrava fosse assolutamente “fattibile”visto che la POLIZIA l’aveva rifiutata.
Il prefetto di allora decise che era stata destinata alla POLIZIA e che quindi non potevamo prenderne possesso noi e così non l’hanno presa loro e neanche noi ed è ancora li, inutilizzata, credo, ma non ne sono sicuro.
Cosa chiedete?
La situazione è diventata insostenibile e sta creando malumore e sfiducia nel personale. Chiediamo interventi urgenti che possano risolvere definitivamente le criticità di cui le parlavo, vogliamo non dovere più lavorare nelle precarie condizioni di operatività in cui siamo
costretti a muoverci oggi. Chiediamo il trasferimento di risorse economiche, abbiamo bisogno di poter coprire le carenze di organico e di garantire le prestazioni straordinarie del personale. Le OO.SS. abbiamo più volte chiesto al Direttore regionale Gaetano Vallefuoco, di richiedere al Ministero la mobilità straordinaria del personale operativo residente a Catania e provincia. Abbiamo vigili catanesi operativi in tutta Italia e basterebbe già il loro rientro in Sicilia a sopperire alle carenze di organico.
Abbiamo pochi automezzi di soccorso e, in particolare, le APS (Auto Pompa Serbatoio) sono assolutamente vetuste e insufficienti per numero e sono sottoposte a continui guasti che le rendono inadeguate senza contare che richiedono interventi di riparazione lunghi e costosi! Abbiamo bisogno di APS e moduli boschivi.
Non vi sono arrivati mezzi nuovi?
Solo qualcuno che, però, va a sostituire uno vecchio e quindi non riesce a risolvere il problema.
Von vi sono stati riscontri a tutto ciò che già avete fatto, alle richieste presentate?
No nessun riscontro, nessuna risposta, nessun atto straordinario del Governo per quanto sia l’unico governo degli ultimi anni che stia lavorando per noi ma ci vuole tempo e noi non ne abbiamo più a nostra disposizione: non possiamo più sistemare i mezzi, non si può comprare niente, non possiamo neanche acquistare un litro d’olio per i mezzi e di tutto questo la cittadinanza deve essere informata!
Quindi se non avete mezzi e non avete personale correte il rischio di arrivare in ritardo sul luogo in cui è stato richiesto il vostro intervento.
Ricorda la storia di quel intervento a Librino? La causa scatenante della nostra dichiarazione di “stato di agitazione”, quando ci furono sottratte quelle attrezzature di autoprotezione (poi restituite)? Ecco quello è emblematico di quale sia lo stato in cui versa Catania. Io non giustifico ciò che è avvenuto quel giorno, al contrario: è stato un gesto vile che noi non meritiamo. Ma si metta nei panni di chi ha subito un danno, di chi attende il soccorso mentre la propria casa va a fuoco: sfiderei chiunque a mantenere la calma! Purtroppo, quando noi non arriviamo o tardiamo, non è perché non vogliamo ma perché, magari, siamo impegnati in un altro intervento: avendo solo una squadra impegnata, non possiamo che arrivare in ritardo.
Quindi Catania sta lavorando con una sola squadra in turno
Si e spesso siamo costretti a chiudere i distaccamenti sud e nord, proprio per recuperare il personale e coprire le necessità della città. Ma chiudere un distaccamento significa aumentare la mole di lavoro per il personale e “scoprire” una zona dell’interland.
E gli altri servizi?
Il malessere e la carenza di personale riguarda tutte le nostre componenti, compresi il Nucleo Sommozzatori, il Nucleo elicotteristi e il personale amministrativo: tutto il personale è ridotto al minimo.
Si è ventilata la possibilità di togliere qualche turno ai sommozzatori catanesi che non sono presenti h24 come invece lo sono a Palermo.
E quindi? Se succede qualcosa a Catania o comunque nella Sicilia orientale?
Se succede qualcosa di grave nel catanese (Catania copre solo due turni) devono intervenire altre forze da Palermo o da Reggio Calabria. Ma non sono messi meglio neanche gli elicotteristi e neanche il personale amministrativo che è carico di lavoro che non riesce a gestire.
E la campagna antiincendi boschivi? Lo scorso anno ha avuto inizio a metà giugno.
Si, l’anno scorso è stato fatto un buon lavoro ma, per quanto riguarda quest’anno, al momento non abbiamo avuto ancora disposizioni in merito. Purtroppo chi non sta sul campo non può capire e finché non capiranno che gli interventi si fanno con i mezzi e gli uomini e non intorno ad un tavolo o dietro una scrivania, finché non capiranno questo il nostro operato subirà danni incredibili.
Ma il Governo? Abbiamo sentito più volte belle promesse da parte del ministro Salvini e dallo stesso sottosegretario Candiani.
Possiamo certamente fare un plauso a questo Governo, sta dando importanti risposte: sta portando a termine anche gli stanziamenti economici e le assunzioni promesse ma per tutto il Corpo Nazionale dei VVF e ci vuole tempo perchè a Catania se ne vedano i risultati ma noi, a Catania, tempo non ne abbiamo più: noi abbiamo bisogno di risposte immediate, la nostra città ha bisogno di risposte immediate!
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