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CATANIA – VV.F – BOSCHIVE 2020 – NIENTE “SQUADRE AGGIUNTIVE”: LA REGIO

Immagine del redattore: Daniela GiuffridaDaniela Giuffrida

“Ancora una volta, l’espressione pacche sulle spalle, ha preso il sopravvento sulla sicurezza e salvaguardia del territorio”, scrive in una nota il coordinatore di USBVVF-SICILIA, Carmelo Barbagallo,

Durante la riunione di “presentazione” del nuovo direttore regionale dei Vigili del Fuoco di Sicilia, Ing. Maurizio Lucia, sono state evidenziate le “solite” criticità (vetustà dei mezzi e carenza di personale)sofferte dai Vvf catanesi da tempi ormai immemorabili.

Con l’arrivo della stagione estiva si è ripresentato il problema delle Squadre Boschive: “Sono 14 in tutta la regione – scrive Barbagallo – più quelle provinciali con le ex provincie” le squadre che dovrebbero attivarsi ma che anche quest’anno sono ferme, nonostante la stagione “calda” sia già iniziata.

C’è da dire che questo problema si ripresenta regolarmente ogni anno e le motivazioni sono sempre le stesse: scarse economie e scarsa valutazione del rischio incendi in Sicilia. Secondo quanto afferma il sindacalista, lo scorso anno è stato costretto ad intervenire il Dipartimento con uno stanziamento di Fondi di emergenza, per far sì che quelle squadre potessero attivarsi, ma in realtà sembra che di quei fondi i lavoratori non abbiano percepito un centesimo. Stesso discorso per gli altri fondi stanziati per la copertura delle postazioni presso l’Oasi del Simeto.

“Come organizzazione sindacale – scrive Barbagallo nella sua nota – sicuramente non staremo lì ad aspettare che avvenga l’evento, ci faremo sicuramente sentire!”

Nel corso della riunione è stata evidenziata l’importanza della convenzione tra CAS e Direzione regionale Sicilia Vvf, per l’istituzione di presidi in prossimità di gallerie non ancora a norma; tale convenzione vedrà impegnate giornalmente 6 squadre, distribuite fra Messina (3), Palermo (2) e Catania (1).

“Come organizzazione sindacale – aggiunge Barbagallo – inoltre, abbiamo esposto le criticità e le peculiarità del nostro territorio, su tutto: riclassificazione delle sedi; secondo nucleo sommozzatori completo su Catania (importantissimo viste le caratteristiche del territorio su cui vivono oltre 3 milioni di abitanti). È stata richiesta una convenzione per una squadra giornaliera di Sommozzatori ed Elisoccoritori, (per interventi in mare e non); i fondi per mettere in servizio le nuove APS (vuote di caricamento ed inutilizzabili); mezzi alluvionali; mezzi per interventi su macerie; quindi è stata evidenziata la necessità di riprendere immediatamente la formazione, totalmente assente o quasi, in tutto il territorio.”.

“Ci auspichiamo – conclude la nota – vista la passata esperienza in Sicilia del neo direttore, di avere molte migliorie e più autonomia sul soccorso tecnico urgente, viste anche le distanze con le altre regioni. Siamo un’isola, con rischio antropico, sismico ed incendi rilevanti, pertanto, come Siciliani, sicuramente ci auspichiamo un cambiamento radicale.”

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