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LPS – VIOLATO IL DIRITTO ALLO STUDIO – IL COMUNICATO

Immagine del redattore: Daniela GiuffridaDaniela Giuffrida









Dopo la denuncia dell’USB Scuola di Catania che abbiamo letto QUI, anche il collettivo LPS-Liberi Pensieri Studenti interviene contro il contributo “volontario” alla scuola, imposto dalla “Buona Scuola”di renziana memoria. Di seguito il Comunicato degli studenti.


“In molte scuole italiane il diritto allo studio viene impedito a chi non ha un reddito che basti per poter pagare tutte le spese che ci vengono attribuite.

Tante e tanti ragazzi si sono trovati a disagio nel dover essere esclusi dalle attività che riguardavano la loro classe per non aver potuto pagare il contributo necessario, pur essendo quest’ultimo volontario. I genitori denunciano una situazione che non ha nulla di “volontario” poiché presidi e consigli d’istituto hanno imposto il versamento rendendolo di fatto obbligatorio.

Nel 2017, l’Italia ha speso per il settore bellico almeno 23,4 miliardi di euro: circa 64 milioni al giorno e 2,7 milioni di euro all’ora, pari a 45mila euro al minuto. L’Italia è all’ultimo posto in Ue per percentuale di spesa pubblica destinata all’istruzione (7,9% nel fronte del 10,2% medio Ue) e al penultimo posto per quella destinata alla cultura (1,4% a fronte del 2,1% medio UE).

Troviamo oltraggioso come un paese che ripudia la guerra sperperi ingenti fondi, che porterebbero essere investiti in qualcosa di davvero costruttivo come la cultura, in armamenti e in sostegno di guerre. Inoltre crediamo che la scuola debba essere accessibile a tutti e, senza dubbio, il contributo “volontario” la renda l’esatto opposto.

Per questo noi continueremo a lottare a favore della scuola pubblica, per il diritto allo studio e affinché il sistema scolastico odierno smetta di portare avanti valori come la competitività , individualismo invece che cooperazione e aggregazione!





















*foto di Orazio Vasta

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