Di Daniela Giuffrida
Si svolgono da ieri un po’ ovunque in Europa, da Berlino a Bruxelles e oggi a Roma, manifestazioni pacifiche volte ad affermare l’inviolabilità del “diritto” all’Obiezione di Coscienza in quanto diritto umano derivante dall’Art. 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sulla libertà di pensiero, coscienza e religione e dall’Art. 18 del Patto Internazionale sui Diritti civili e politici e che pertanto sancisce, come immediata conseguenza, il diritto alla “protezione e asilo” per quanti – obiettori di coscienza e disertori russi, bielorussi e ucraini – si rifiutano di partecipare alla guerra in Ucraina.
Ieri a Berlino e Bruxelles è stato consegnato alla Commissione Europea un appello contenente circa 50.000 firme raccolte attraverso una petizione lanciata sul Web lo scorso 21 settembre quando – in occasione della “Giornata Internazionale della Pace” – è stata promossa la #ObjectWarCampaign, campagna volta a garantire il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare. L’iniziativa è stata fortemente voluta da IFOR (International Fellowship of Reconciliation), WRI (War Resisters’ International), EBCO (European Bureau for Conscientious Objection) e Connection e.V.
Scrive il MIR Italia (Movimento Internazionale della Riconciliazione) a questo proposito: “Migliaia di persone sono costrette a combattere una guerra che non approvano. Bisogna ricordare ai leader dell’Unione Europea che queste persone hanno bisogno di protezione e sostegno. Rifiutarsi di uccidere è un diritto umano.
Più di un anno fa, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel aveva già dichiarato: “Se non volete partecipare all’uccisione dei vostri fratelli e sorelle ucraini… allora deponete le armi e lasciate il campo di battaglia”. Michel ha invitato l’UE a concedere asilo a quei soldati che sfidano gli ordini di intervento della Russia. A queste parole devono finalmente seguire i fatti.”
Così ieri, 15 maggio, le organizzazioni per la pace di tutta Europa hanno presentato a Berlino e Bruxelles il loro appello ed oggi, così come previsto dal programma, si sono svolte iniziative nazionali a Roma, davanti alle ambasciate di Russia, Ucraina e Bielorussia a partire dalle ore 12. Alle ore 17, mentre scriviamo, una Conferenza Stampa si sta svolgendo in Senato presso la Sala Caduti di Nassirya.
Di seguito il Comunicato Stampa contenente gli estremi per partecipare attivamente alla petizione non ancora “chiusa”.
COMUNICATO STAMPA
15 MAGGIO 2023 Giornata Internazionale dell’Obiezione di Coscienza
#ObjectWarCampaign Campagna internazionale per la protezione degli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini
Il 21 settembre 2022, Giornata Internazionale della Pace, è stata lanciata la Campagna internazionale #ObjectWarCampaign – a cura di International Fellowship of Reconciliation (IFOR), War Resisters’ International (WRI), European Bureau for Conscientious Objection (EBCO) e Connection e.V.- per chiedere protezione per obiettori di coscienza e disertori russi, bielorussi e ucraini che si rifiutano di partecipare alla guerra in Ucraina.
Il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare è un diritto umano derivante dall’Art. 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sulla libertà di pensiero, coscienza e religione e dall’Art. 18 del Patto Internazionale sui Diritti civili e politici.
Il lancio della Campagna #ObjectWarCampaign è stato preceduto da un appello alle massime istituzioni dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa a giugno 2022 per attuare misure di protezione per coloro che si rifiutano di prendere parte al conflitto, come già accaduto durante la guerra nell’ex Jugoslavia. A settembre, la Campagna si è poi sviluppata con il lancio di una petizione online a sostegno dell’Appello alle istituzioni europee e a tutti i singoli stati per garantire protezione.
La petizione online ha superato le 50.000 firme e si conclude il 15 maggio, Giornata Internazionale dell’Obiezione di Coscienza con la consegna delle firme in un evento pubblico a Berlino e a Bruxelles. Per l’occasione sono in programma iniziative in vari Paesi europei.
I partner italiani della Campagna internazionale (Giuristi Democratici, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Un Ponte Per, Movimento Nonviolento, Pax Christi, Pressenza, Centro Studi Sereno Regis) insieme con CNESC e Caritas italiana, hanno in programma due iniziative il 16 maggio a Roma: · A partire dalle ore 12:00 partenza da stazione Termini per una presenza di pace #ObjectWarCampaign davanti all’ambasciata russa, poi davanti a quella ucraina e infine davanti a quella bielorussa. · Alle ore 17:00 Conferenza stampa presso la Sala caduti di Nassirya al Senato per presentare i punti essenziali dell’appello alle istituzioni europee e dei singoli paesi e fare il punto in merito allo status quo del diritto all’obiezione di coscienza in Russia, Ucraina e Bielorussa dove al momento le persistenti violazioni di questo diritto umano, registrate anche dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU, costringono alla ricerca di protezione all’estero. La conferenza stampa vuole essere anche un momento per presentare i risultati della campagna e le iniziative conclusive svolte negli altri paesi e presso le istituzioni europee. Sono previsti gli interventi di: Zaira Zafarana (Campagna #ObjectWarCampaign), Fabio ALBERTI (Un Ponte Per), Diego CIPRIANI (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile), Ermete FERRARO (Movimento Internazionale della Riconciliazione), Mao VALPIANA (Movimento Nonviolento), Cesare ANTETOMASO (Giuristi Democratici)
Coloro che si rifiutano di uccidere, esercitano attivamente il diritto alla vita e reclamano la possibilità di dirimere le controversie internazionali senza l’uso delle armi, come sancito dalla nostra Costituzione all’articolo 11.